Su Casu marzu e il Cerchio della Vita


Su Casu marzu e il Cerchio della Vita


I grandi pranzi di famiglia li ricordo bene in cui mio nonno mentre si aspettava che il pranzo fosse pronto chiedeva chi avesse voglia di sedersi accanto a lui  amangiucchiare un po' di pane con callu e casu marzu.
Così solitamente andavo da lui e mi facevo spalmare grandi fette di civrasciu, il nostro pane popolare, di callu o di Casu marzu.
In Sardegna nelle famiglie in cui è d'uso mangiare su Casu marzu credo che quasi tutti i bambini abbiano giocato ad acchiappare i vermi al volo.
I vermi de su Casu marzu, che tradotto letteralmente vuole dire formaggio marcio, piccoli cerca 2 o 3 mm si arricciano e poi scattano come una molla soltanto per aria.
Il sapore del formaggio è forte e piccante ( tipo puzzone o gorgonzola) la sua consistenza solitamente è cremosa anche se in alcune famiglia lo fanno ri asciugare seccare e quindi loro lo mangiano duro.
Da noi si mangiava cremoso e coi vermi belli vivaci, ricordo che mio nonno gli dicevo sempre:
“Nonno spalmami il formaggio però senza i vermi”
E lui mi rassicurava che lo avrebbe fatto, ovviamente cosa non vera.
Quindi mi ritrovavo sempre vermetti spalmati in mezzo al formaggio nella mia fetta di pane e quando mi è capitato di chiedergli:
“Nonno ma perché tu mangi i vermi con tranquillità?”
Lui mi ha sempre dato la stessa identica risposta ( in sardo ve la metto tradotta):
“Vado di anticipo, tanto tra un pochino saranno loro a mangiarmi”
Si tende molto a dire che nella cultura Sarda si viene educati ad avere paura della morte, e nella cultura nativa americana no. In realtà, nella mia famiglia, sia in quella paterna che materna sono  stata educata a non avere paura della morte come invece succedeva in altre famiglie.
Ho avuto la fortuna che in due modi diversi le famiglie materna e paterna abbiano educato alla normalità della morte da una parte perché comunque se ci si comporta bene e in Grazia di Dio non c'è nulla da temere, dall'altra un'indole meno spirituale ma legata alla naturalità della morte, cioè si vive e poi si muore.
E poi questo meraviglioso ricordo che l'aldilà veniva chiamato s’ ottu gloriosu, tradotto letteralmente sarebbe Orto Glorioso in pratica una via di mezzo tra il Paradiso e il Giardino dell'Eden (probabilmente per le influenze islamiche in Sardegna).
Ci sono filosofie come quella buddista, tibentana e alcune induiste, che nel cerchio della vita hanno scelto la via del distacco della non sofferenza del” io non uccido te così tu non uccidi me”, e poi ci sono filosofie sul cerchio della vita che sono molto pratiche dal punto di vista naturale e nello stesso tempo anche molto mistiche ( la natura è comunque mistica).
 Io sono cresciuta in quella che chiamo la filosofia de su casu marzu:
il formaggio invaso dal Verme lo nutre diventando casu marzu ( formaggio marcio), diventando una leccornia, l'umano mangia casu marzu per nutrirsi pieno di vermi che poi un giorno da morto, i vermi mangeranno te per nutrirsi e trasformarti perché così è il ciclo di Madre Natura nella materia.
Morte e rinascita, nutrirsi vicendevolmente nelle varie fasi di questo ciclo da alcune famiglie viene visto come una cosa normale naturale ed è per questo che io con molto amore mi nutro anche di animali.
Perché sicuramente in un tempo col mio corpo ho nutrito qualcuno, e perché magari in un'altra vita nutrirò qualcun  altro.
Sarebbe bello com'era un tempo almeno nelle piccole comunità poter ricominciare a seppellire la gente nelle foreste così come facevano i nostri antenati e le nostre antenate, in rituali molto più naturali rispetto a quelli a cui siamo costretti a partecipare passivamente, se morti, contro la nostra volontà.

Manuela Congiu Janabella
Contatti 3291552945 via chiamata,Whatsapp e Telegram
Possibilità di sessioni private, workshop, conferenze, cerchi e seminari
La riproduzione di questo articolo o di parti di esso può essere fatto solo citando la fonte









Post popolari in questo blog

Ciclo mestruale e panificazione

casu axedu: medicina popolare e alimentazione

Ripulirsi dai legami energetici che ci legano alle altre persone