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PASSI DI BENESSERE PER REFLUSSO ESOFAGEO ABBINATO AL DIABETE

DOPO PRANZO STARE IN PIEDI MAGARI CAMMINARE PER ALMENO 20 MIN ( ALTRIMENTI POSSONO VENIRE PROBLEMI COME FORTE SONNOLENZA E SPOSSATEZZA, BRUCIORI ALLO STOMACO, IL CUORE STRANO…) DOPO CENA CORICARSI ALMENO DOPO 2 ORE LO STOMACO: NON DEVI MAI AVERE FAME O SENTIRTI TROPPO SAZIA, OGNI TANTO DEVI MANGIARE QUALCOSA EVITARE TUTTI I CIBI CHE FANNO MALE A CHI HA IL REFLUSSO CIBI DA MANGIARE PER SMORZARE LA FAME   A BASSO E MEDIO CONTENUTO GLICEMICO (DEVI ELIMINARE DA QUESTI, MAGARI CANCELLANDOLI CON LA PENNA, QUELLI CHE FANNO MALE AL REFLUSSO COSì DA AVERE LA TUA TABELLA PERSONALIZZATA) Alimenti e prodotti con IG basso Albicocca secca 35 Amaranto 35 Arancia (frutto fresco) 35 Azuki 35 Cannellini 35   Cassoulet (piatto a base di carne e fagioli) 35 Ceci (in scatola) 35   Fagioli borlotti 35 Fagioli neri 35   Fagioli rossi 35 Falafel (ceci) 35 Farina di ceci 35 Fico (frutto fresco) 35 Gelato di panna (con fruttosio) 35 Girasole (semi) 35   Iogurt, yogurth** 35 Liev

Quando la depressione era diventato il mio hobby preferito

In uno dei tanti periodi bui della mia vita , tra i quindici e vent’anni fa, sono andata in depressione, ero nel posto sbagliato, circondata dalle persone sbagliate e facevo cose sbagliate, inoltre ero vittima di mobbing da parte di colleghi e colleghe. Non credevo assolutamente negli psicologi visto spiacevoli esperienze di amiche e amici. Ma ormai stavo toccando il fondo e non sapevo più come fare, per cui visto che la asl aveva il psicoterapeuta gratuito mi sono detta almeno di provarci. Vado, era una signora dall'aria simpatica, le racconto come mi sento lei ascolta tutto e mi dice qualcosa tipo " questa situazione ti succhia tutte le energie" .... Non mi sembrò vero forse forse ci si potevamo capire, conosceva la parola energie!Infatti così è stato ho fatto un percorso, mi sosteneva sopratutto nell'autostima visto che i colleghi me la riducevano in poltiglia. Comunque iniziando a stare meglio un pomeriggio mi rendo conto finalmente di una cosa: ero seduta nel l

LA PEDAGOGIA NERA: riconoscerla per trasformarci come comunità umana

Nel 2000 mi trasferii a Bologna per iscrivermi in scienze dell’educazione e frequentai la facoltà per un anno e, per quella che è la mia indole, entrai a far parte di progetti sociali vari tra cui i progetti base per gli asili nido domiciliari, il nostro in particolare fu un progetto sperimentale di educazione alla Pace, poi lavorai educatrice nei centri estivi e nel coordinamento organizzativo della Parata Par Tot. Tutte realtà in cui potei imparare diversi approcci al sociale e nei rapporti tra le persone. Tra questi mille impegni mi arrivavano molte informazioni legate al mondo della pedagogia, filosofia, arte e tutto quello che era cultura a 360° proprio come piace a me. Un giorno sentì nominare la pedagogia nera e mi partì la voglia di capire che cosa fosse, così, da quel buon topo di biblioteca che ero, cominciò la mia ricerca ma non c’era quasi nulla, tenete presente che avevo le tessere di tante biblioteche della città, compresa quella universitaria e di alcuni paesi conf