Quando la depressione era diventato il mio hobby preferito

In uno dei tanti periodi bui della mia vita , tra i quindici e vent’anni fa, sono andata in depressione, ero nel posto sbagliato, circondata dalle persone sbagliate e facevo cose sbagliate, inoltre ero vittima di mobbing da parte di colleghi e colleghe. Non credevo assolutamente negli psicologi visto spiacevoli esperienze di amiche e amici. Ma ormai stavo toccando il fondo e non sapevo più come fare, per cui visto che la asl aveva il psicoterapeuta gratuito mi sono detta almeno di provarci. Vado, era una signora dall'aria simpatica, le racconto come mi sento lei ascolta tutto e mi dice qualcosa tipo " questa situazione ti succhia tutte le energie" .... Non mi sembrò vero forse forse ci si potevamo capire, conosceva la parola energie!Infatti così è stato ho fatto un percorso, mi sosteneva sopratutto nell'autostima visto che i colleghi me la riducevano in poltiglia. Comunque iniziando a stare meglio un pomeriggio mi rendo conto finalmente di una cosa: ero seduta nel letto e mi parte il pensiero pesante, io la scaccio, lui torna, lo scaccio e lui torna e mi rendo conto che sono come appagata, e mi sorprendo a chiedermi: "altrimenti cosa faccio?"

Beccato... ecco avevo colto il meccanismo che mi continuavo a portare dietro. Insomma i pensieri depressivi continuavo a farli fluire perché: non avevo null'altro da fare.

Ricordo che mi sono alzata ho preso colori e cartone e mi sono messa a dipingere (sono diplomata in arte) poi il giorno dopo ho chiesto un pezzo di cortile a mia madre e ho messo giù un piccolo orto. Un' amica molto impegnata aveva un cavallo e le serviva qualcuno che gli badasse quando non c'era, presi anche quell'impegno era a 30 km da casa mia. Al corso mollai il bisogno di gratificazione da parte dei colleghi e colleghe comincia a studiare tutto quello che mi interessava e inerente alla sostenibilità visto che il corso era su questo tema, divenni responsabile dell'archivio, feci un giornalino clandestino completamente da sola in cui pubblicavo le notizie che ritenevo importanti. Ora vi analizzo tutto, il ritorno all'arte è stato per me un nutrire una parte che avevo quasi dimenticato ma che era molto importante, l'orto era l'impegno personale giornaliero e la natura cambia e migliora giorno per giorno se ci metti attenzione e passione, per cui mi dava tante soddisfazioni, anche quando le tartarughe decretarono che la rucola era buonissima e la mangiavano prima di me (!), la questione cavallo era veramente durissima era un cavallo con la doma a metà inoltre intero (non castrato) enorme e io avevo paura dei cavalli, ma per me è stata una sfida vincere le mie paure con l'astuzia, spargere il cibo un pò qui un pò lì cosi che non mi si avvicinasse troppo, aveva il vizio di mordere, e poi quando entrambi avevamo voglia lo potevo accarezzare da fuori al recinto. Spero tanto che questa mia testimonianza possa portare coraggio e fiducia alle persone che stanno male, perchè si può migliorare e anche tanto, e pure guarire, il prezzo sono sacrificio e forza da indirizzare nelle cose giuste, e nel capire che è necessario cambiare qualcosa di noi, delle nostre abitudini anche più profonde.

Un'altra cosa fondamentale assolutamente fu che tutto iniziò in autunno-inverno, quando durante la guarigione arrivò la primavera capii che potevo cavalcare l'onda del risveglio della Natura e delle energie, per cui ho avuto anche una vitalità maggiore!

Facile a dirsi difficile a farsi.

 Si molto difficile a farsi questo è certo, credere giorno per giorno che il cambiamento mi avrebbe risanata è stata la cosa più difficile, sopratutto quando le cose brutte erano ancora più delle cose belle. Mi dicevo " bè però almeno oggi qualcosa di bello c'è stato" e andavo a letto ricordando le cose belle successe come se fossero state le medaglie al valore date ad una guerriera.... piano piano, giorno dopo giorno, tutto è andato sempre meglio, ah la mia vita non è perfetta, la vita di nessuno lo è. Siamo in un flusso, tutto è in continuo cambiamento, ci sono giorni meglio e giorni peggio, periodi più o meno lunghi in cui le cose non vanno, periodi più o meno lunghi in cui tutto scorre serenamente....

Quando le cose non vanno osservo il perchè e porto cambiamento prova dopo prova , arrivo alla soluzione, altre volte capisco che devo lasciare che sia, almeno per un periodo.

 A volte la pace o la soluzione si trova chiedendo un consiglio, ascoltando le storie di altre persone e condividendo le nostre.

un caro saluto e buona vita

Manuela Congiu Janabella (2015)

 

 

Manuela Congiu Janabella

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