PICCOLI E GRANDI MIRACOLI IN NOME DELLA TENACIA
Cinque anni ... dal 2013 non ero più stata in grado di prendere una zappa in mano e controllarla con i movimenti. Questa mattina mi sono messa alla prova l'ennesima volta sul coordinamento delle braccia. Mettersi alla prova significa prepararsi al non riuscire per non cadere nella delusione del baratro: " va bene ci provo, se non mi riesce mi riuscirà la prossima volta "
Questa filosofia è stata ed è la mia salvezza.
Chi mi conosce da poco mi fa i complimenti per il fatto che non si vede ciò che ho passato.
Non riuscire più a controllare la propria parte dominante a livello neurologico. Detta in poche parole persi il controllo di tutta la parte sinistra del corpo oltre ad altre quisquiglie, ironica come spesso.
Ma oggi mi sono detta:" Proviamo!"
Un pò per giocare con i miei bambini, un pò sapendo cosa significava per me, ma prendendola sempre bene qualunque fossestato il risultato.
"Ottimo"
Pieno controllo della zappa. Incredibile
Il traguardo deve essere pari alle possibilità: mini mini bancalino sinergico.
Certo ero abituata a otto bancali da otto metri, fatti i primi quattro, completamente a mano in due. Ma allora fare queste cose era normale.
Oggi il mio, nostro, mini mini bancale è una conquista.
un piccolo miracolo della caparbietà.
Le vesciche vi sembrerà assurdo me le continuo a guardare con orgoglio, ho zappato così tanto che mi sono venute fuori.
eh lasciatemelo dire: " Che figata!"
Ecco questo mi rende felice, lavorare la terra, i miei antenati e antenate contadine erano lì con me, con noi, a spietrare,zappare,accumulare,seminare.
Non è la luna, non è la stagione, non è la dimensione... ah ah ah
Ma è una piccola felicità!
Seguite sempre i vostri sogni, lasciate viva la speranza della guarigione, cercatela chiamatela, perseverate,quando cadiamo rialziamoci, tanto cadono tutti e tutte.
Un Abbraccio Manuela Congiu Janabella

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