Dove mi trovate in questo periodo

Ogni estate negli ultimi anni l'ho passata in Sardegna. Dal 2013 la giro andando ad onorare di persona i nostri antichi luoghi sacri, soprattutto nei paesi che mi hanno fatto da casa durante il passato.
Uno di questi luoghi è Sadali un paese della Barbagia in cui ho abitato da giovane e che custodisce miei murales e una scultura.
In realtà tra Sadali e il territorio del Sarrabus, dove sono nata, c'è un rapporto molto antico legato alla transumanza.
Ora ho deciso di tornare nella mia Terra e ho scelto Sadali come luogo di appoggio per me e i miei figli, che si hanno tablet e PC, ma qui hanno imparato a mungere e fare il formaggio , e impareranno tante altre cose tradizionali e manuali.
Anche voi sarete i benvenuti e le benvenute.
Il mio ritorno in Sardegna riguarda un bisogno di lentezza, tranquillità e anche un pò di riservatzza ed intimità. Farò sicuramente eventi di vario tipo. Se siete interessati e interessate vi consiglio di seguire questa pagina, il canale Telegramm o di chiedermi di inserirti nel Brodcast perchè molti eventi saranno pubblicizzati solo in questi canali o per passaparola.
Una descrizione di Sadali presa dal WEB
Sadali, un borgo d’acqua nel cuore della Barbagia.
(Fonte: Si Viaggia).
Avvolto nel mistero di alcune leggende fiabesche, ecco il luogo dove impera il relax.
22 agosto 2019 - Ruscelli, fontane e cascate avvolgono un borgo al confine tra sud Sardegna e Barbagia, nella parte centro-orientale dell’isola: stiamo per entrare nel magico mondo di Sadali, il paese dell’acqua.
Nessun altro luogo della Sardegna presenta una quantità tale di sorgenti perenni. Boschi di lecci e roverelle, vecchie case di pietra, giardini, orti terrazzati e il suono costante del defluire dell’acqua rendono l’atmosfera davvero unica.
Situato a 760 metri di quota, si adagia in un vasto altopiano carsico dove l’inghiottitoio di Sa Ucca Manna, la cascata di Su Stampu ‘e su Turrunu, le grotte di Is Janas (secondo la leggenda, dimora di tre fate che un tempo furono tramutate in pietra da Dio, per aver ucciso un vecchio frate), sono solo alcuni di quegli spettacoli che la natura sa regalare. Avvolte da un alone di mistero, le cavità si estendono per 300 metri, visitabili: un museo naturale a cielo aperto rimasto identico nel tempo, con sei ambienti fatti di imponenti stalagmiti e stalattiti che si uniscono in colonne color ocra.
Il borgo dell’amore
Se cercate l’amore siete arrivati nel posto giusto: fermatevi a vedere la cascata di San Valentino, che scorre proprio all’interno del centro abitato, e poi dirigetevi nella vicina parrocchia dedicata al Santo, intorno al quale è nato il borgo nel 1335, per accendere una candela o sussurrare la vostra richiesta. Unico santuario sardo intitolato a Valentino, martire romano del III secolo, è di origine tardo bizantina e ospita un seicentesco altare ligneo: da allora, custodisce un’immensità di preghiere e racconti amorosi.
A differenza di molti altri borghi, Sadali si sviluppa con larghi viali e edifici di pietra. Ovunque si possono ammirare vasche, fontane, canalette sopraelevate, mini e maxi cascate: nel vecchio centro storico la fontana centrale è il fulcro del paese.
Sapori, eventi e relax
Chi arriva a Sadali rallenta la sua quotidianità e si rilassa: trekking, meditazione, arte, musica e storia, grazie al suo aspetto quasi intatto di origine medievale. Ma anche la gastronomia permette al visitatore di staccare la spina e godersi a pieno un luogo che va oltre l’immaginazione: i culurgiones di pasta fresca ripieni di patate, menta fresca e pecorino sono per il palato ciò che la natura è per l’anima.
Chi volesse assaporare questo prodotto tipico della cucina sarda potrà farlo in occasione della sagra dedicata, che si tiene la prima domenica di agosto. L’evento, nato come una festa di origine contadina per ringraziare la natura del raccolto del grano, oggi è diventato un appuntamento di grande richiamo turistico per la presenza di gruppi folcloristici, balli e musica sarda. Una curiosità: i culurgiones, dopo la preparazione, vengono posati su ampi panieri di paglia intrecciata e regalati in segno di amicizia.
In inverno, invece, la notte sarà riscaldata dai fuochi accesi in onore di Sant’Antonio e di San Sebastiano durante Is Foghidonis, l’evento che apre ufficialmente il Carnevale, un viaggio tra riti ancestrali accompagnato da musica, danza e performance, e itinerari di teatro.
l trenino verde della Sardegna
La carrozza è la stessa che utilizzarono i coniugi Lawrence, ricreata con una fedele riproduzione, e gli scenari che scorrono paralleli alle rotaie regalano ancora le stesse sfumature di verde, gli stessi profumi, e sembra anche le stesse meravigliose nuvole.
Ancora oggi, un viaggio sul Trenino Verde dell’ARST regala emozioni molto simili a quelle del 1921, quando lo scrittore inglese David Herbert Lawrence, insieme alla moglie Frieda, attraversò l’entroterra raccontando il suo percorso in “Mare e Sardegna”. Il tragitto che vi si prospetta per raggiungere Sadali somiglia a un antico cinematografo ricco di immagini che arrivano dal passato, con i campi color paglia, i profili delle montagne che diradano nei grandi prati e scendono fino ad accarezzare il mare, tra rocce rosse e sabbia fine.
Abbandonate la macchina e entrate in stazione, state per intraprendere il viaggio più fiabesco che esista.

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